Denominazione
TINCA
Genere specie
Tinca tinca
Famiglia
CIPRINIDI
Denominazione obbligatoria
Denominazione obbligatoria: D.M. 25 /07/ 05 MIPAF
Descrizione
Bocca terminale con labbra spesse munita di un solo paio di barbigli situati agli angoli .Corpo robusto, leggermente ovaliforme e solitamente ricoperto da abbondante muco. Peduncolo caudale largo e carnoso. Pinna caudale con margine quasi dritto ed apici tondeggianti.
Colorazione da verde scura o molto scura a bruno - olivastra dorsalmente, con riflessi dorati sui fianchi; sul ventre è giallastra o biancastra, talvolta con riflessi rossastri; esistono varietà con livrea giallo - dorata con macchie nere, oppure a colorazione grigiastra con macchie bianche.
Taglia massima
70 cm circa
Distribuzione
Specie prevalentemente bentofaga d’acqua dolce che si ritrova talvolta anche in acque salmastre a bassa salinità; oggetto d’allevamento.
Italia: (specie autoctona) comune, presente ovunque.
Europa: specie presente ovunque, tranne che nella parte settentrionale della Scandinavia, in Scozia, in Corsica e nella parte meridionale della Penisola Balcanica.
Asia: presente dall’Asia Minore settentrionale al Caucaso ed alla Siberia, ad eccezione delle zone più settentrionali.
America settentrionale: introdotta negli Stati Uniti.
Australia: introdotta in Tasmania.
Valore commerciale
Sui mercati italiani è una specie di discreto interesse alimentare, anche se il suo consumo in progressiva contrazione e la sua presenza sui mercati tende a divenire sporadica.
Famiglia di appartenenza